Le zeppole napoletane di San Giuseppe sono un dolce napoletano di origini antichissime, la sua preparazione infatti potrebbe risalire addirittura all’ epoca romana. Il 17 marzo gli antichi romani erano soliti onorare Bacco e Sileno, le divinità del vino e del grano, con grandi feste chiamate “Liberalia” e, in quelle occasioni, venivano preparate delle frittelle a base di farina di frumento.
Un’altra ipotesi sull’origine delle zeppole deriva dal fatto che fin dai tempi antichi, il 18 o il 19 marzo coincidono con i festeggiamenti della fine dell’inverno e con i riti pagani di purificazione agraria, feste di primavera, ecc…
Nelle molteplici culture culinarie italiane, sono molte le regioni che hanno una propria variante di zeppole. Generalmente sono quasi tutte fritte o al forno. Possono cambiare gli aromi che si aggiungono come ad esempio il limone grattugiato in Puglia, o l’utilizzo di ricotta al posto della crema pasticciera come le zeppole reggine e catanzaresi. In Sicilia, al posto della farina classica si utilizza quella di riso. Per quelle fritte, in alcuni luoghi viene ancora utilizzato lo strutto.
Nello specifico, l’ “invenzione” delle zeppole di San Giuseppe è da attribuire ad un’origine conventuale, ma anche in questo caso non esiste una versione ufficiale perché potrebbero essere state create per la prima volta o nel convento di San Gregorio Armeno, o a quello di Santa Patrizia o alle monache della croce di Lucca.
L’unico documento che ufficializza la prima ricetta scritta delle zeppole è “La Cucina Teorico Pratica” di Ippolito Cavalcanti. Un testo fondamentale della cucina napoletana che ebbe addirittura nove edizioni, dal 1837 al 1865.
Le zeppole napoletane e quelle pugliesi sono state inserite nell’elenco PAT ( Prodotti Agroalimentari Italiani), un elenco predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che certifica i prodotti tradizionali che hanno una produzione radicata in una specifica area territoriale da almeno 25 anni.
Le zeppole di San Giuseppe oggi sono associate alla festa del papà e sono il dolce tipico napoletano per tale ricorrenza. Dalla settimana precedente non esiste pasticceria che non abbia esposte in belvedere zeppole fritte o al forno, ma ormai è possibile reperirle tutto l’anno.
Zeppole di San Giuseppe
Print RecipeIngredients
- Impasto
- 300g di farina
- 6 uova
- 60g di burro
- 1/2Lt di acqua
- 1 bustina di lievito per dolci
- zucchero a velo
- Amarene q.b.
- sale q.b.
- Crema Pasticciera
- 2 uova
- 100g di zucchero
- 200ml di latte
- 40g di farina
- scorza di limone q.b.
Instructions
Su un fornello con fuoco a fiamma media mettere a scaldare l’acqua con il burro e un pizzico di sale.
Quando l’acqua sarà abbastanza calda, versare la farina precedentemente setacciata e mescolare con una frusta fino ad ottenere una consistenza omogenea e il composto si stacca dai bordi.
Spegnere il fuoco e attendere che l'impasto si raffreddi a temperatura ambiente.
Aggiunger quindi le uova, continuando a girare per amalgamare gli ingredienti. Lasciare riposare.
Preparare la crema pasticciera iniziando a lavorare lo zucchero con i tuorli delle uova e aggiungere la farina avendo cura di setacciarla per evitare che si formino grumi.
Bollire il latte con le scorze, toglierlo dal fuoco e unire il composto precedentemente lavorato. Rimettere quindi la crema sul fuoco e mescolarla bene fino a farla addensare. Coprire la crema e metterla a raffreddare.
Riempire un sac a poche con l'impasto delle zeppole e formare degli anelli su una superficie antiaderente tipo carta da forno.
Riscaldare l'olio e friggere le zeppole fino a dorarle.
Attendere che le zeppole si raffreddino e con un sac a poche riempirle di crema pasticciera. Aggiungere quindi le amarene e spolverare con zucchero a velo