Quest’estate siamo tornati in Sicilia con una missione speciale: scoprire, provare e documentare lo street food a Palermo!
Infatti, qualche mese prima di partire, eravamo stati selezionati da CCT-SeeCity per partecipare a #CCTravellers2018 e raccontare Palermo e le sue sfaccettature, insieme a blogger, artisti, giornalisti , architetti, fotografi internazionali. Noi abbiamo scelto di farlo attraverso una vera e propria full immersion nella vera cucina di strada.
La cucina Palermitana è un’arte che affonda le sue radici già nei tempi dell’Antica Grecia e che negli ultimi due millenni ha giovato delle molteplici influenze culturali dei diversi popoli che sono passati di qui.
Come Napoli o altre città del Sud Italia, non c’è niente di più semplice, facile e veloce che mangiare un boccone mentre si passeggia o seduti su una panchina improvvisata.
Il migliore street food a Palermo
Se volete assaggiare l’ottimo cibo di strada palermitano, in base alla nostra esperienza vi consigliamo di andare in due dei principali mercati storici della città: Mercato del Capo (mercato ù Capu) e la Vucciria.
Grazie a Streaty in mezza giornata siamo riusciti a mangiare tutti piatti fondamentali del cibo di strada palermitano e, cosa ancora più importante, li abbiamo provati nei posti abitualmente frequentati dai siciliani doc.
Arancine e panelle
Partendo dal Mercato del Capo, abbiamo assaggiato le arancine più buone che abbiamo mai provato! Marco, la nostra guida, ci ha spiegato che la vera ricetta, quella tradizionale introdotta a Palermo durante l’influenza araba, non prevedeva pomodori, in quanto furono introdotti in Europa solo dopo la scoperta dell’America. Lo sapevate? Queste che abbiamo assaggiato erano farcite da un saporitissimo ragù bianco preparato con carne e verdure da soffritto. Comunque, se volete assaggiarli, andate a farvi un giro all’Antica Drogheria Dainotti e non dimenticate di farvi servire anche un pò di panelle e cazzarielli, non ve ne pentirete!
Frittole
Un’altra specialità da assaggiare, precisamente verso l’ingresso lato Est del Mercato del Capo, sono le frittole. Nella piazzetta antistante, tra le bancarelle della frutta, c’è Gaetano, che protetto da un piccolo ombrellone, tira quasi magicamente fuori dal panaro (cesto), coperto da un panno, piccoli pezzetti di carne. Sono pezzetti di cartilagine e grasso di vitello, prima bolliti, poi fritti nello strutto e successivamente conditi con sale, pepe e limone.
Sfincione
Un altro pezzo forte dello street food palermitano che va assolutamente provato è lo sfincione, semplice quanto buonissimo. Anche questa è un’antica ricetta, e ricorda il pane pizza (morbido e lievitato, simile appunto ad una spugna) condito con salsa a base di pomodoro, cipolla, acciughe, origano e pezzetti di formaggio tipico siciliano (chiamato caciocavallo ragusano).
È un piatto cardine dello street food palermitano, anche se nella stessa Sicilia ne esistono molte varianti, tanto da essere stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari italiani P.A.T. del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Noi lo abbiamo provato in via Sant’Agostino, all’incrocio con Via Maqueda.
Pani câ meusa
Il pani câ meusa è probabilmente il pilastro fondamentale dello street food a Palermo. Il panino, la vastedda, è fatto di pane molto morbido generalmente ricoperto da semi di sesamo. La farcia è composta da milza, polmone e trachea di vitello prima bolliti a lungo e poi tagliati in pezzetti piccoli poi soffritti nello strutto. Ci sono due modi per servire il pani câ meusa: schietto, con limone e pepe o maritatu, con l’aggiunta di caciocavallo o ricotta grattugiati. Non abbiate pregiudizi, mangiatelo e poi ne riparliamo!
Noi lo abbiamo provato da Nni Franco u Vastiddaru in Corso Vittorio Emanule.
Stigghiole
La Vucciria è un altro mercato storico di Palermo ed è un’altra culla del cibo di strada. Qui potrete assaggiare, tra le altre cose, le stigghiole. Si tratta di budella di agnello, pollo o capretto, arrotolate ad un cipollotto e infilzati da uno spiedino per poi essere arrostite. Se da lontano vedrete una grande brace avvolta dal fumo, capirete di essere nel posto giusto!
Anche le stigghiole sono state inserite nella lista dei prodotti agroalimentari italiani P.A.T.
Sangue Siciliano – Vino Liquoroso
Nella Vucciria c’è la Taverna Azzurra, dove vale veramente la pena andare a fare un giro. E’ un bar molto alla mano e informale, con ben 12o anni di storia alle spalle , divenuto un punto di riferimento dei palermitani. Andateci e provate il Sangue, un vino liquoroso simile al marsala che viene servito alla spina.
Mario e Tiziana Fresco Fresco
Se avete ancora spazio per assaggiare qualche crocchè, qualche polpetta di melanzane, caponata o altre specialità che vengono fritte al momento, vi consigliamo di passare da Mario e Tiziana Fresco Fresco. Nella Vucciria troverete una un piccolo bancone pieno di bontà, noi abbiamo fatto un aperitivo con birra e vari tipi di polpette e fritture. Anche in questo caso, non ve ne pentirete, ma soprattutto, non saprete resistere alla vista di quel ben di Dio!
Consigli su dove dormire a Palermo
Durante la nostra avventura per #CCTravellers2018 siamo stati ospitati al Bed & Breakfast Stupor Mundi in Via Mariano Stabile, praticamente al centro di Palermo, gestito da Danilo e Carmen. Sono due host molto disponibili e alla mano, che sanno davvero mettere a proprio agio i loro ospiti. Anche noi ci siamo sentiti accolti come vecchi amici e abbiamo provato sulla nostra pelle la vera ospitalità siciliana, fiore all’occhiello di questa terra. Durante la colazione, sempre ottima e ricca, Danilo ci ha raccontato l’eccellenza dei prodotti che sceglie di servire nel suo b&b e ci ha dato ottimi consigli su dove andare, cosa fare e come muoverci a Palermo, trasmettendoci tutto l’amore che ha verso la propria città e le sue radici. Quando siete in una città nuova e magari avete poco tempo, scegliere una sistemazione in pieno centro vi fa risparmiare molto tempo negli spostamenti: proprio per questo siamo riusciti a riposarci, nonostante i ritmi serrati del tour! Insomma, questo è un indirizzo assolutamente da segnare.
Lo splendore e i sapori della cultura culinaria palermitana non possono essere racchiusi in un articolo, così come tutti i luoghi e le realtà che abbiamo scoperto e visitato. Prossimamente proveremo ad approfondire queste scoperte grazie al libro Pani câ Meusa di Rosario Ribbene e alla chiacchierata che abbiamo fatto con i ragazzi di Bocum Mixology.
Per il momento sapete tutto quello che vi serve per sopravvive al digiuno e per dormire in un bel posto accogliente a Palermo!
Qui trovate Street food a Palermo, il documentario che abbiamo girato per #CCTravellers2018